itsme;liz

LUGLIO 2O13

« Older   Newer »
  Share  
streeper
view post Posted on 26/7/2013, 18:23




O1.O7.2O13 - Sono i soldi, o sono io il problema?
Dopo una settimana infernale, mi ripresi nel fine settimana, che purtroppo non è durato l'eternità che speravo.
Rimanevo sorpresa di quanto nessuno apprezzasse il mio sforzo nel fare la cosa che odio di più al mondo. Era assurdo chiedermi di essere felice di fare ginnastica, pur sapendo che preferirei morire e la sola idea di muovermi mi fa venire tutti i sintomi di una persona psicopatica.
Era logico che non potevo partire con un sorriso stampato sulla bocca dicendo: "evviva! Oggi andrò a farmi 20 km a piedi, con le bolle, un tendine che mi brucia, capogiri, disidratazione (perchè l'acqua mi finisce subito) e CON 90 KG SOPRA".
Io sapevo che stavano facendo di tutto per aiutarmi, ma sono cinica. Sono fatta così. Non riesco a dimostrare il mio entusiasmo, ne per il loro aiuto, (anche se ringrazio), ne per me stessa.
Loro dicono che mi vedono già qualcosa di diverso, ma io non noto niente, e non riesco ad accettare che per la prima volta in tutta la mia vita avevo fatto quasi 60 km in una sola settimana e non era cambiato quasi niente.
Certo, oltre a Gesù Cristo la bacchetta magica non la ha nessuno, ma che non mi pretendano che io abbia sempre il sorriso, è un sacrificio ABNORME per me.
Inoltre, sentivo di essere la causa di molti litigi in casa mia.
I miei genitori stavano spendendo davvero moltissimi soldi per me ultimamente, ma d'altronde non era colpa mia se per un passo che facevo mi venivano 10 problemi fisici.
E inoltre, siccome molti credono che io sia INGRATA e che non lo dica mai, SO BENISSIMO DI AVERE DEI BRAVI GENITORI.
Sono solo poco pazienti. Non hanno la capacità di stare ad ascoltare. Sono convinti di essere gli unici ad avere una figlia con dei problemi mentali.
Forse era così. Oppure il mio era seriamente un caso rarissimo.
Comunque io l'impegno ce lo stavo mettendo, non mi doveva interessare se loro erano INGRATI a me.
Alla fine il discorso era sempre quello dei soldi. Soldi per le visite, soldi per l'estetista, soldi per il personal trainer, soldi per tutto.
Però è troppo tardi dire adesso che se fossero tornati indietro di 16 anni non avrebbero voluto avere figli. Hanno fatto il loro errore e se lo tengono, che gli piaccia o no. E soprattutto sopportano.
Perchè, io sarò tonta quanto vogliono, ma ci penserei bene prima di fare una cosa così grande.

12.O7.2O13 - Goodbye fun, welcome death
L'abbandono della mia città natale era sempre stata una tragedia per me, ma non sarebbe stato lo stesso per quest'anno.
Difatti, la tragedia era stata venire via dal mio paese "adottivo". Non stavo passando un'estate pallosa come le altre, ma avevo un'amica, condivisa con mia sorella, con cui mi divertivo, o almeno mi annoiavo divertendomi tutti i santi e lunghi giorni. Qui, invece, il mio benvenuto era stato dato:

1. dal caldo, in primis. 40° all'ombra insopportabili.
2.la noia: erano passate 25 ore dal mio arrivo e la noia si stava facendo sentire in tutti i modi.
3.la follia della gente che mi stava intorno.
4.la voglia di mangiare gelati e cose fresche
5.ma SOPRATTUTTO, il pensiero che ci sarei dovuta stare ancora un mese, mi stava spiazzando.

Ero come depressa. Meryl Streep e le puntate serali del venerdì di Sex And The City mi stavano tenendo compagnia in qualche modo, ma non sarebbe stato un bel periodo, come prevedevo nel mentre che a scuola, non vedevo l'ora che arrivasse l'11 luglio.
 
Top
streeper
view post Posted on 31/7/2013, 21:50




31.O7.2O13 - Oppression Sensation
In questi giorni una forte sensazione di oppressione da parte di tutto e di tutti mi tormentava, non facendomi passare le vacanze nel modo come le vorrei/avrei voluto passare. Purtroppo non avevo scelta, e le mie soffici minacce andavano per aria ogni volta che venivano dette. Nessuno aveva il piacere di compatire la mia sofferenza, di comprendermi.. purtroppo no. E pur apprezzando e accogliendo l'aiuto datomi da mie genitori e da Bruna, questa sensazione mi ammazzava dentro, facendomi passare momenti infernali ogni giorno. Oggi ne ho risentito particolarmente. Sin da stamattina. Sarà stata la luna storta, ma ce l'avevo con il mondo, seriamente, tanto che, davanti a mia zia, durante la camminata per eventuale dimagrimento mi è scappata una scenata assurda, che però, ringrazio di aver fatto, soprattutto per avermi indotta a correre un po' (:
La mia impressione, nonostante la fottuta adolescenza di cui tutti parlano e di cui tutti abusano, facendola passare come scusa e giustificazione di ogni problema, era che non ero capita. Forse, notavo l'unico velo di comprensione in papà e Bruna. Ma non sarebbe bastato per farmi sentire apposto con me stessa.
E forse proprio papà aveva ragione stamattina, tornando dal mare... "prima di tutto, devi capire te stessa". Mi preoccupava rendermi conto di non esserne capace.
Incolpavo mia madre, e mi dispiaceva. Non è che la accusavo, però lei non voleva capire i miei sentimenti. Credo non ci provasse nemmeno. La cosa inquietante è che pensavo fosse la più forte di tutti, ma forse ciò che conta non è essere la migliore. Forse si tratta di apprezzare quelle piccole cose che ti fanno andare avanti, di apprezzare l’appoggio di chi ti è vicino, di accettare la sensazione di oppressione, anche solo per un momento. O di sentirsi altruista ogni tanto, non lo so.. Credo alla fine si tratti di sopravvivere, in un modo o nell'altro.
 
Top
1 replies since 26/7/2013, 18:23   6 views
  Share