| O1.O7.2O13 - Sono i soldi, o sono io il problema? Dopo una settimana infernale, mi ripresi nel fine settimana, che purtroppo non è durato l'eternità che speravo. Rimanevo sorpresa di quanto nessuno apprezzasse il mio sforzo nel fare la cosa che odio di più al mondo. Era assurdo chiedermi di essere felice di fare ginnastica, pur sapendo che preferirei morire e la sola idea di muovermi mi fa venire tutti i sintomi di una persona psicopatica. Era logico che non potevo partire con un sorriso stampato sulla bocca dicendo: "evviva! Oggi andrò a farmi 20 km a piedi, con le bolle, un tendine che mi brucia, capogiri, disidratazione (perchè l'acqua mi finisce subito) e CON 90 KG SOPRA". Io sapevo che stavano facendo di tutto per aiutarmi, ma sono cinica. Sono fatta così. Non riesco a dimostrare il mio entusiasmo, ne per il loro aiuto, (anche se ringrazio), ne per me stessa. Loro dicono che mi vedono già qualcosa di diverso, ma io non noto niente, e non riesco ad accettare che per la prima volta in tutta la mia vita avevo fatto quasi 60 km in una sola settimana e non era cambiato quasi niente. Certo, oltre a Gesù Cristo la bacchetta magica non la ha nessuno, ma che non mi pretendano che io abbia sempre il sorriso, è un sacrificio ABNORME per me. Inoltre, sentivo di essere la causa di molti litigi in casa mia. I miei genitori stavano spendendo davvero moltissimi soldi per me ultimamente, ma d'altronde non era colpa mia se per un passo che facevo mi venivano 10 problemi fisici. E inoltre, siccome molti credono che io sia INGRATA e che non lo dica mai, SO BENISSIMO DI AVERE DEI BRAVI GENITORI. Sono solo poco pazienti. Non hanno la capacità di stare ad ascoltare. Sono convinti di essere gli unici ad avere una figlia con dei problemi mentali. Forse era così. Oppure il mio era seriamente un caso rarissimo. Comunque io l'impegno ce lo stavo mettendo, non mi doveva interessare se loro erano INGRATI a me. Alla fine il discorso era sempre quello dei soldi. Soldi per le visite, soldi per l'estetista, soldi per il personal trainer, soldi per tutto. Però è troppo tardi dire adesso che se fossero tornati indietro di 16 anni non avrebbero voluto avere figli. Hanno fatto il loro errore e se lo tengono, che gli piaccia o no. E soprattutto sopportano. Perchè, io sarò tonta quanto vogliono, ma ci penserei bene prima di fare una cosa così grande.
12.O7.2O13 - Goodbye fun, welcome death L'abbandono della mia città natale era sempre stata una tragedia per me, ma non sarebbe stato lo stesso per quest'anno. Difatti, la tragedia era stata venire via dal mio paese "adottivo". Non stavo passando un'estate pallosa come le altre, ma avevo un'amica, condivisa con mia sorella, con cui mi divertivo, o almeno mi annoiavo divertendomi tutti i santi e lunghi giorni. Qui, invece, il mio benvenuto era stato dato:
1. dal caldo, in primis. 40° all'ombra insopportabili. 2.la noia: erano passate 25 ore dal mio arrivo e la noia si stava facendo sentire in tutti i modi. 3.la follia della gente che mi stava intorno. 4.la voglia di mangiare gelati e cose fresche 5.ma SOPRATTUTTO, il pensiero che ci sarei dovuta stare ancora un mese, mi stava spiazzando.
Ero come depressa. Meryl Streep e le puntate serali del venerdì di Sex And The City mi stavano tenendo compagnia in qualche modo, ma non sarebbe stato un bel periodo, come prevedevo nel mentre che a scuola, non vedevo l'ora che arrivasse l'11 luglio.
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